lunedì 11 gennaio 2010

Emmaus di Baricco


Emmaus è l'ultimo romanzo scritto da Alessandro Baricco e prima di parlarne, occorre una premessa sull'autore torinese.
Baricco è uno scrittore che da sempre divide la critica. I suoi "sostenitori" apprezzano l'eleganza compiaciuta della prosa, nonchè l'abilità con cui affronta temi dei più disparati e originali. Insomma, per loro è un cuoco di nouvelle cousine, che serve sempre piatti raffinatissimi e deliziosi, giocando con gli ingredienti più disparati.
I suoi critici, lo percepiscono invece come un tecnico vanesio il quale confeziona con grande sapienza commerciale degli ottimi best seller, ma senza alcun valore. Insomma, i piatti di questo chef sono belli a vedersi e ben cucinati ma non sanno di nulla.
Io, sintetizzo le due tesi, pensando che sia vera la prima, ma al tempo stesso che Baricco sia un pò troppo incline ad avvicinarsi alla seconda.
Partendo da questo presupposto, parlare di Emmaus, sarà molto più facile, perchè in nessun suo racconto come in questo, c'è così tanto materiale per i sostenitori di entrambe le fazioni.
E' la storia di quattro ragazzi ancora per poco minorenni, pervasi da una profonda (?) fede cattolica.
E' il racconto di come IlSanto, Luca, Bobby e la voce narrante (il nome non viene fuori in tutto il libro), affronteranno il viaggio che li condurrà dalla quieta accettazione delle tradizioni, della fede e del cammino per loro disegnato dai genitori e dalla comunità, alla consapevolezza di loro stessi, della loro stessa esistenza e dell' avventura che essa costituisce.
Il traghettatore verso la sponda di questa consapevolezza è Andre, una ragazza bellissima, dalla classe innata e dai tratti androgini. Una ragazza segnata dal male di vivere e che corrompe tutto ciò e tutti coloro che la avvicinano. Dapprima insieme e poi ciascuno per proprio conto, i quattro amici percorreranno questo cammino, ognuno verso diverse direzioni e con diversi esiti.

E' un racconto in pieno stile Baricco, oserei definire per appassionati, dove ritroverete tutto ciò che caratterizza - in bene ed in meno bene - lo scrittore. Che dire? A me è piaciuto, ma lo confesso, sono un appassionato.

Per darvi un idea delle passioni contrastanti che scatena questo scrittore, vi linko due altre recensioni, suppongo professionali, tratte da due diversi quotidiani on-line.
Qui la recensione amica e qui quella meno amica... buon divertimento!

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