Torna Wu Ming, il collettivo di scrittori bolognesi balzato agli onori della cronaca con il caso letterario del 1999, il romanzo storico "Q", ambientato nella Germania della Riforma. E lo fa ambientando questa nuova storia nello stesso periodo, il XVI secolo, che avevano già esplorato nel loro fortunato esordio.
Altai è un romanzo che racconta della guerra di Cipro che vide contrapposta la Repubblica di Venezia e l' Impero ottomano del sultano Selim II. Questo conflitto è visto però da una prospettiva terza, e vale a dire quella degli ebrei che all' epoca trovavano ospitalità dal Sultano (e che naturalmente, venivano cacciati o perseguitati dalle altre potenze).
I protagonisti, Youssef Nasi ed Emanuele De Zante sono infatti due giudei dalle storie molto diverse. Ricco, colto e da sempre dedito alla causa della sua gente, il primo, dedica la propria esistenza alla ricerca di una terra promessa per il proprio popolo.
Il secondo invece, ha un passato da convertito cristiano e di sgherro della Serenissima. Il tradimento subito da parte di un alto funzonario veneziano ne ha fatto un fuggitivo, ed Youssef Nasi, che lo ha richiamato ad Istambul, lo riporterà alle sue radici culturali e ne farà il suo braccio destro.
La guerra di Cipro dicevo. Nasi finanzia generosamente l' impresa del Sultano ed ottiene di diventare Re di quella terra nel momento in cui essa verrà conquistata. Conta di farne la nuova Sion, un luogo dove accogliere il popolo ebraico e chiunque al mondo subisca discriminazioni. Si assiste così alle manovre di palazzo, al nascere di sogni di libertà, alle brutture della guerra ed alle delusioni della Storia.
E' un libro impegnativo ma si legge bene, il tema è interessante e la prospettiva dicevo, originale. Insomma un bel ritorno dopo la parziale eclisse di Manituana (giudizio sommario, è che non riesco a leggere oltre pagina 40...).
Insomma, "Q" resta ineguagliato ma lo consiglio.
La pagina ufficiale di Wu Ming foundation per saperne di più.
La recensione sul Corriere del Veneto, per ovvi motivi particolarmente interessato.
La recensione sul Corriere del Veneto, per ovvi motivi particolarmente interessato.
Un grazie a Max Saudade per avermelo suggerito.
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